"Me li darà domani", con questa frase che spesso chiude la contrattazione tra il “bottegaio” ed il cliente, uno non rinuncia all’intero importo (concedendo un credito fino al giorno dopo) e l’altro lascia un puffo pur di conservare una banconota ancora un giorno.
Allora è vero: siamo avari, tirchi, spilorci, taccagni siamo tra quelli che provano piacere a rinunciare al piacere che un acquisto può dare?
No, anche se ce lo dicono tutti, non è vero. Non bisogna confondere la spilorceria con la parsimonia e la nostra è parsimonia ed ha origini ben precise.
Innanzitutto dobbiamo tenere presente di com’è fatta la nostra terra, tutta in collina che per coltivare due fagiolini abbiamo dovuto inventatarci le terrazze, e ti immagini il mazzo.
Inoltre Genova ha legato la sua ricchezza, in buona parte, all'attività bancaria, e nel secolo d'oro i forzieri della città partivano per la Spagna e tornavano raddoppiati tracimanti dell'oro delle Americhe, tanto che si disse: "l’oro nasce nel Nuovo Mondo ma viene sepolto a Genova" e posso immaginare quanta fatica per cacciare indietro rombiballe che si presentavano all’ombra della Lanterna con il miraggio di questi forzieri.
Ma un episodio ha......
http://www.infogenova.info/index.php/curiosita/162-parsimonia-genovese
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