26 mag 2016


"Me li darà domani", con questa frase che spesso chiude la contrattazione tra il “bottegaio” ed il cliente, uno non rinuncia all’intero importo (concedendo un credito fino al giorno dopo) e l’altro lascia un puffo pur di conservare una banconota ancora un giorno.
Allora è vero: siamo avari, tirchi, spilorci, taccagni siamo tra quelli che provano piacere a rinunciare al piacere che un acquisto può dare?
No, anche se ce lo dicono tutti, non è vero. Non bisogna confondere la spilorceria con la parsimonia e la nostra è parsimonia ed ha origini ben precise.
Innanzitutto dobbiamo tenere presente di com’è fatta la nostra terra, tutta in collina che per coltivare due fagiolini abbiamo dovuto inventatarci le terrazze, e ti immagini il mazzo.
Inoltre Genova ha legato la sua ricchezza, in buona parte, all'attività bancaria, e nel secolo d'oro i forzieri della città partivano per la Spagna e tornavano raddoppiati tracimanti dell'oro delle Americhe, tanto che si disse: "l’oro nasce nel Nuovo Mondo ma viene sepolto a Genova" e posso immaginare quanta fatica per cacciare indietro rombiballe che si presentavano all’ombra della Lanterna con il miraggio di questi forzieri.
Ma un episodio ha......
http://www.infogenova.info/index.php/curiosita/162-parsimonia-genovese

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